Le Donne in Rosa | Breast Cancer Survivors - BCS


Il nastro rosa

Il nastro rosa identifica la prevenzione contro il tumore al seno e le Donne in Rosa sono donne che hanno affrontato questa patologia scegliendo di dare visibilità, indossando il nastro rosa, un foulard o una maglietta rosa per portare un messeggio di prevenzione, riabilitazione e incoraggiamento a vivere questa esperienza in modo più aperto e sereno.

Per affrontare e vincere la malattia è infatti necessario rapportarsi con essa in maniera positiva, senza nascondersi o isolarsi nel proprio intimo. Condividere esperienze con altre donne che vivono un percorso simile costituisce elemento importante di maturazione verso un migliore modo di affrontare il percorso riabilitativo. Le squadre di Donne in Rosa sono luoghi di confronto delle proprie esperienze, di socializzazione e di scambio di consigli.

Le origini del dragon boat rosa

Nel febbraio del 1996 a Vancouver in Canada l'equipe di Medicina dello sport e fisiologia guidata dal dottor Don McKenzie della University of British Columbia ha sviluppato un progetto pilota, dal significativo nome di 'Abreast In A Boat - AIAB' (In barca fianco a fianco) facendo allenare in dragon boat un gruppo di donne operate di tumore al seno. Il progetto andava contro le teorie secondo le quali dopo il trattamento chirurgico del tumore al seno la parte superiore del busto doveva essere tenuta a riposo, poiché sforzi fisici ed esercizi sportivi avrebbero causato l'insorgere del linfedema (la 'sindrome del braccio grosso', un gonfiore debilitante e doloroso dal forte impatto invalidante dal punto di vista fisico e psicologico nella vita delle pazienti).

Il pionieristico gruppo di 24 donne, eterogeneo per età (dai 31 ai 62 anni), per forma fisica e per esperienza sportiva, partecipò a un progetto di ricerca della durata di 5 mesi, con esercizi di allenamento a terra e in barca. Con loro grande soddisfazione, ognuna di queste donne si sentì più in salute ed in forma, e nessuna sviluppò il temuto linfedema. Alla fine della stagione di allenamento, parteciparono senza difficoltà alle gare sulla distanza dei 650 metri del Festival Rio Tinto di Dragon Boat di Alcan, il più importante e più antico festival di dragon boat organizzato fuori dall'Oriente.

Per il dottor McKenzie fu un successo professionale ed i risultati del suo esperimento furono pubblicati nell'articolo "Abreast in a Boat — a race against breast cancer" sulla rivista Canadian Medical Association Journal. Il dottor MacKenzie, 'Don' come viene affettuosamente chiamato dalle Donne in Rosa, ha constatato che nessuna di loro ha avuto complicanze, mentre ha osservato un miglioramento nel benessere psico-fisico generale, non solo per l'attività sportiva all'aria aperta, ma soprattutto per il forte senso di appartenenza al gruppo-squadra che il dragon boat sviluppa.

Questi allenamenti segnano l'inizio della confutazione della teoria l'immobilità dell'arto operato e di una meravigliosa avventura, che a poco a poco ha evidenziato altri aspetti positivi per la riabilitazione psico-fisica, dal senso di cameratismo e solidarietà al divertimento e gioia di vivere, dalla metafora del " sentirsi tutte nella stessa barca" alla figura mitologica del drago orientale, portatrice di benessere fisico e rinascita. Inoltre, si resero conto che il dragon boat era anche un modo per sensibilizzare il mondo alla lotta contro il tumore.

Il dragon boat rosa nel mondo

Dai primi allenamenti del 1996, si sono formati numerosi equipaggi in tutto il mondo, principalmente in Canada e in Australia, Paesi in cui il dragon boat è molto diffuso a livello di club sportivi. Numerose squadre rosa sono nate in tutti i Continenti. Molte di squadre partecipano alle regate internazionali e a raduni locali, diffondendo un messaggio di speranza e gioia di vivere. Le squadre di donne in rosa sono riunite in associazioni, la principale delle quali è la International Breast Cancer Paddlers' Commission IBCPC.

Le Donne in Rosa in Italia

La prima squadra di Donne in Rosa in Italia nasce nel 2003 a Roma per volontà di Orlanda Cappelli, che aveva partecipato nel 2002 al Campionato del Mondo della International Dragon Boat Federation (IDBF), tenutosi a Roma. In questa occasione erano presenti le Donne in Rosa canadesi, australiane e statunitensi di Internationally Abreast, Dragons Abreast e Philadelphia.

Poco dopo, nel 2006, nasce la squadra di Firenze, Florence Dragon Lady LILT. Nella missione delle squadre rosa rientra quella di promuovere la nascita di squadre in altre città e infatti da allora sono sorte in Italia numerose squadre [continua].